
La storica costruzione è l’unica
fortezza di pianura costruita dai Savoia nel XVIII secolo ed è l’unica fortezza
europea ancora oggi inserita nel suo contesto ambientale originario.
È un perfetto esempio di
fortificazione moderna; si compone di sei bastionati ed e' circondata da
fossati che in passato venivano inondati dalle acque del fiume. Vi si accedeva
da un lungo ponte di pietra che conduceva ad una grande area circondata da
edifici a più piani disposti secondo l'asse dell'antico quartiere di Borgoglio,
tutti coperti da resistenti terrapieni costruiti tra il 1749 e il 1831.
Durante l'occupazione francese la posizione e l'efficacia delle moderne fortificazioni ha fatto della Cittadella una delle fortezze più spettacolari dell'impero e il più ricco arsenale di tutta Europa. La costruzione vanta anche un primato dalla forte valenza storica e simbolica: sui suoi venne innalzato il 10 marzo 1821, per la prima volta nella storia d'Italia, il vessillo tricolore da parte del tenente colonnello Guglielmo Ansaldi.
Durante l'occupazione francese la posizione e l'efficacia delle moderne fortificazioni ha fatto della Cittadella una delle fortezze più spettacolari dell'impero e il più ricco arsenale di tutta Europa. La costruzione vanta anche un primato dalla forte valenza storica e simbolica: sui suoi venne innalzato il 10 marzo 1821, per la prima volta nella storia d'Italia, il vessillo tricolore da parte del tenente colonnello Guglielmo Ansaldi.
Oggi la Cittadella è di proprietà dell'Agenzia
del Demanio, che lo scorso anno ha bandito una gara per la concessione del
bene, andata deserta.
I locali al piano terra del Palazzo
del Governo (caserma Beleno) ospitano
l'"esposizione permanente di uniformi, armi e cimeli del Regio
Esercito in Italia dal 1848 al 1946",
inaugurata nel 2010.

Il 4 maggio 2014, durante una
conferenza stampa tenutasi a Vienna, la Cittadella di Alessandria è stata
inserita da Europa Nostra e dalla Banca europea degli investimenti tra i sette
monumenti europei per il programma di tutela di siti storici "7 Most
Endangered", cioè quelli che necessitano di azioni di valorizzazione.
di Elena Rossi